My paintings are inspired by everyday life, history and memories. The subjects of my works are often based on vintage black-and-white photographs I have been collecting for years. Transforming them into paintings, I tend to give these souvenirs a second life and to save them from getting lost or being forgotten. By combining public images, as part of our collective memory, with snapshots of private origin, I seek to create a fantastic, sometimes ambiguous poetry that questions our memory and imagination. In this respect, colour is used to create new visual emotions.
Nature is another central topic of my work, as shown in my "Water Landscapes": a series of landscape paintings dedicated to the element of water from more or less classical points of view. They range from abstract colour studies and impressionistic landscape paintings to poetic compositions in which the lines between reality and phantasy are often blurred. In so doing, my water landscapes are reflections of nature and projection screens for the viewer’s imagination alike.
Ma peinture est inspirée du quotidien, de la mémoire et de l’histoire. Le passé de ceux qui nous ont précédés me réapparaît en images : en cartes postales et anciennes photographies en noir et blanc … des souffles de nostalgie et de douce mélancolie des choses perdues. En donnant une deuxième vie à ces souvenirs privés et publics, je m’applique à la création d’une poésie fantastique et parfois ambiguë qui inspire notre mémoire et imagination. Ainsi j’emploie la couleur pour créer des nouvelles émotions visuelles.
La nature est un autre sujet central de mon travail, comme le montrent mes "Water Landscapes" : une série de peinture de paysage consacrée à l’élément de l’eau à partir de points de vue plus ou moins classiques. Ils vont des études de couleurs abstraites et des peintures de paysages impressionnistes à des compositions poétiques dans lesquelles les lignes entre la réalité et le fantasme sont souvent floues. Ce faisant, mes paysages aquatiques reflètent la nature comme ils proposent des écrans de projection pour l'imagination du spectateur.
La mia pittura si ispira dalla vita quotidiana, la storia e la memoria. Queste trovano spazio nelle fotografie in bianco e nero e nelle vecchie carte postali che sto collezionando da anni: respiri di nostalgia e di dolce melancolia delle vite ormai passate. Trasformando questi souvenirs in pittura, cerco di darli una seconda vita e di salvarli dall’essere persi e dimenticati. Combinando immagini pubbliche, che fanno parte della nostra memoria collettiva, con scatti di origine privata, tento poi di creare una poesia fantastica e delle volte ambigua che anima la nostra memoria e immaginazione. In questo modo uso i colori per creare delle nuove emozioni visuali.
La natura rappresenta un'altro soggetto centrale del mio lavoro, come dimostrano i miei "Water Landscapes": una serie di paesaggi dedicati all’elemento dell’acqua da punti di vista più o meno classici. Questi includono degli studi astratti di colore, paesaggi impressionistici e composizioni poetici di un realismo magico. I miei paesaggi dell’acqua sono dunque riflessioni della natura ed allo stesso tempo delle superfici di proiezione per l’immaginazione dello spettatore.
“L’artista fa riemergere dal passato un mondo reale, utilizzando il colore per immergere questi documenti in un bagno di stupore e meraviglia, smorzando, sfumando o magari accentuando le tinte. (…) Il filtro cromatico trasborda persone e cose, fatti e luoghi in una dimensione fantastica, un territorio popolato di piccoli e grandi accadimenti, teneramente quotidiano e magicamente svanito, straniante e a volte un po’ inquietante.” (Emanuele Horodniceanu)
SUSPENSE
"Il lavoro di Nicola Aramu parte sempre da un’analisi storica di temi non di primo piano, anzi, in un certo senso da storie emarginate, quelle che non hanno mai fatto la differenza e che avrebbero potuto non esserci.
Le studia meticolosamente attraverso pubblicazioni o reperendo varie foto che poi ripropone in pittura, ridando una vita ad esperienze che altrimenti resterebbero imprigionate in un passato di cui nessuno ha memoria. Tutti i suoi dipinti hanno, infatti, i colori opachi del tempo, gli ingiallimenti e le virazioni dei vecchi documenti, e una sorta di imprecisioni come una cattiva messa a fuoco che però ha più a che fare con una critica alla selettività storica umana che con la derivazione fotografica."
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA - PALAZZETTO TITO, VENEZIA
NICOLA ARAMU - SENZA PAROLE
"Nicola Aramu è un pittore del meraviglioso che concentrandosi sugli aspetti straordinariamente piccoli e straordinariamente grandi del quotidiano riesce a trovare la fibra fantastica del reale.
Arriva così a rendere speciale la materia trattata come se la storia narrata e la stessa voce narrante diventassero di una sostanza sorprendente, simile forse alla stessa sostanza dei sogni. Il contenuto della narrazione non è che un pretesto, un accidente per mettere in scena una battuta d'arresto al normale fluire del tempo, spostando la visione di poco fuori dell'esatta fotografia del contemporaneo. Si tratta di uno spostamento millimetrico, uno spaesamento precisissimo.
L'artista vuole reimpossessarsi del tempo con la propria singolare umanità. Vuole sottrarre la memoria ai riti dell'archiviazione meccanica delle foto, dei film, e liberare la propria e l'altrui percezione dalla velocità e spersonalizzazione del contemporaneo che ritiene eccessive, restituendo alle immagini un'emozione.
A volte i piccolissimi olii su tavola possono diventare tele giganti come nel caso di "Mongolfiere" dove la luce e l'emozione spaziale, il senso del volo placido e ascensionale conducono a una dimensione giocosa dello stupore."
GALLERIA PERELÀ, VENEZIA